Il Territorio

Lotzorai e i misteri del castello di Medusa

Percorrendo la strada statale 125 che collega Tortolì a Cagliari, dalle parti di Lotzorai ci si imbatte nel castello di Medusa: una fortificazione nata intorno all'anno Mille sui resti di un luogo di culto fenicio, su cui aleggiano affascinanti misteri.

Lotzorai, una storia lunga tremila anni 

Sbirciando fuori dal finestrino mentre si viaggia sulla strada statale 125, l'Orientale sarda che unisce Tortolì a Cagliari, si possono fare scoperte interessanti. Al chilometro 144, per la precisione, su una roccia di granito spunta la sagoma di un antico castello, di cui oggi restano un torrione in forma di pentagono irregolare e delle possenti mura ricoperte di vegetazione, alte circa 50 metri. Siamo aLotzorai, nella valle tra Baunei e Arbatax, e il manufatto in questione è quello di Medusa (conosciuto anche con il nome di Ogliastro o di Agugliastra), costruito intorno all'anno Mille dai Giudici di Cagliari su quello che in epoca nuragica e poi fenicia era stato un luogo di culto, per poi essere trasformato in fortezza punica e quindi in presidio militare dal tempo dei romani in poi. Negli anni passò di mani varie volte, dai pisani Sismondi diventati Giudici del Giudicato d'Agugliastra ai Visconti di Gallura, poi ai genovesi e di nuovo ai pisani, fino ad essere riconquistato dal capitano generale Berengario Carròz di Quirra agli inizi del Quattrocento. 

Ogliastro o Medusa? 

Per rendersi conto di come fosse il castello all'apice del suo splendore basta osservare la carta della Sardegna di Sigsmondo Arquer del 1558 dove si vede che la fortificazione presentava due torri angolari a pianta rettangolare ed un mastio conico centrale, seguendo l'andamento della roccia su cui era stato edificato. Il mistero invece aleggia sull'origine del suo nome: nel tardo mondo antico e nell'alto Medioevo questa fortificazione si chiamava Ogliastri Castrum, forse dal nome del roccione oppure dalla pianta dell'olivastro, mentre nell'Ottocento assume quello di Medusa, regina del regno di Sardegna dal 153, che dopo aver sedotto il dio del Mare, Poseidone, nel tempio di Minerva, per vendetta dalla dea della guerra fu trasformata in una gorgone dai capelli di serpente, poi uccisa da Perseo. Secondo certe leggende il castello avrebbe ospitato la principessa di Navarra, per alcuni la vera proprietaria, e nasconderebbe nei suoi sotterranei un passaggio segreto per raggiungere il fiume Pramaera e scappare senza essere visti.

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