Il Territorio

Pedra Longa, nel cuore del Selvaggio blu

Fra i luoghi più avventurosi dell'Ogliastra, la Pedra Longa è un monumento naturale che svetta sul mare del Golfo di Orosei per 128 metri. E punto di partenza della prima tappa del Selvaggio blu, conosciuto come 'iltrekking più difficile d'Italia'. 

Il guardiano del golfo di Orosei 

Senza tema di smentite, possiamo dire che il golfo di Orosei è uno degli angoli più incantevoli della Sardegna, a metà strada fra mare e montagna, con le caratteristiche falesie a picco che scivolano direttamente nelle sue acque cristalline. Qui svetta Pedra Longa o Agugliastra, dichiarato monumento naturale nel 1993, che con i suoi 128 metri d'altezza segna l'inizio della costa di Baunei e quello del trekking 'Selvaggio blu', un percorso di circa una settimana che conduce a piedi fino a Cala Luna, dopo una cinquantina di chilometri alquanto impegnativi fra macchia mediterranea, cale e bastioni di calcare. La Pedra Longa, che è un pezzo di montagna franato nell'antichità, è l’unico punto di interesse del golfo di Orosei raggiungibile in auto. A poca distanza si trovano la Punta Giradili, il 'tetto del golfo di Orosei', che con i suoi 700 di altezza è una delle falesie più alte del Mediterraneo, e le cascate di Baus, visibili nel periodo invernale. 

Le tappe del "Selvaggio blu" 

Come detto, la Pedra Longa, è il punto di partenza del Selvaggio blu, avventuroso trekking da tanti indicato come 'il più difficile d'Italia', aperto negli anni Ottanta dagli alpinisti Mario Verin e Peppino Cicalò. Da qui il sentiero si snoda verso la Punta Giradili, sempre con vista sul mare, e attraversando il bosco di Forrola, con il ruscello Baus, dopo circa tre ore di cammino (e quasi 700 metri di dislivello) si arriva a Cuile De us piggius, punto d'arrivo della prima tappa. La seconda conduce in circa sei ore di cammino a Portu Cuau, da qui si continua verso Cala Goloritzé (durata circa 8 ore), per iniziare la parte più impegnativa del Selvaggio blu, con arrivo a Bacu Mudaloru, in 6 ore, alternando tratti a piedi, passaggi di arrampicata e discese in corda. Da Bacu Mudaloru, con altre cinque ore, sempre divise fra cammino, arrampicata e discesa in corda, si giunge al Cuile Piddi, dove ha inizio la sesta ed ultima tappa fino a Cala Sisine attraversando i boschi di Biriola, Orronnoro e Sisine, in circa 6 ore.

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