Il Territorio

Nel cuore del Supramonte: la voragine del Golgo

Viaggio nella preistoria

Forse non tutti sanno che a circa 25 chilometri da Tortolì, nell'altopiano del Golgo, si trova una delle gole di origine carsica più profonde d'Europa, con un salto nel buio di 270 metri e un diametro compreso fra i 25 e i 40 metri. Il suo nome è Su Sterru (in sardo S'Isterru) e la sua esplorazione completa è stata portata a termine solo nel 1957, dopo svariati ed infruttuosi tentativi. Immerso nel Supramonte di Baunei, questo inghiottitoio al suo interno è accessibile solo agli speleologi esperti ma essendo recintato non presenta pericoli e può essere raggiunto anche da famiglie con bambini, direttamente dal paese di Baunei, partendo dal bivio che si trova nelle vicinanze della chiesa parrocchiale e poi seguendo per circa 8 chilometri la strada per la chiesa campestre di San Pietro Golgo oppure a bordo del Trenino Supramonte. Un percorso che vale la pena fare per scoprire un paesaggio quasi incantato, fra piccoli stagni, colate laviche, alberi secolari ed animali in libertà, con asini, capre, pecore, maialini e tartarughe, domus de Janas e nuraghe.

Scoperte e leggende
Fino a pochi anni fa non si sapeva molto della reale natura della voragine di Su Sterru, da molti ritenuta la bocca di un vulcano, tanto da venir segnalato come Cratere vecchio, fino a quando gli studiosi hanno provato la sua origine carsica e hanno scoperto che al suo interno abitano esemplari di crostacei terrestri del genere Trichoniscus, del ragno Porrohomma e dell'anfibio geotritone sardo. Il mistero che per tanto tempo ha avvolto questo monumento naturale ha favorito la nascita di tante leggende, tutte piuttosto truci. Per alcuni vi venivano gettati dentro gli anziani, per altri invece era la 'tana' di un drago-serpente (su scultone), al quale ogni anno venivano offerte in pasto sette giovani vergini per tenerlo lontano da Baunei. Ma un giorno a una delle vittime designate sarebbe apparso san Pietro, dicendole di avvertire i compaesani che costruendo una chiesa in suo onore avrebbero fermato i sacrifici e sconfitto il mostro. Quella chiesa è ancora lì e oggi il paese celebra il miracolo e il santo il 28 giugno.

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