Girasole, borgo d'Ogliastra nei pressi di Tortolì
Girasole è un antico paese che forma un unico agglomerato urbano con Tortolì e Lotzorai. Degni di nota sono la parrocchiale quattrocentesca, lo stagno oasi naturalistica, il festival del folklore e su Fogoroni
Nel cuore dell’Ogliastra, adagiato sulla costa orientale di Sardegna, si trova il piccolo comune di Girasole, milletrecento abitanti tra Lotzorai e Tortolì con i quali forma un unico agglomerato urbano. Chiamato in lingua locale Gelisuli, la sua storia affonda le radici nel periodo nuragico come dimostrano i numerosi reperti ritrovati. Successivamente la zona assunse un’importanza ancora maggiore quanto venne fondata la colonia fenicia di Sulci Tirrenica, un trafficato scalo commerciale.
La città mantenne la sua importanza durante la dominazione romana ma durante il Medioevo scivolò in una crisi economica irreversibile. Fece parte del Giudicato di Calari fin quando nel 1288 fu conquistata dai pisani. All’inizio del Trecento gli aragonesi si impadronirono di Girasole e di tutta l’isola, imposero il feudalesimo e affidarono il paese al potentissimo e autoritario Berengario Carroz. Nell’età moderna si successero vari padroni: nel 1511 i Centelles, nel 1674 Francesco Pasquale Borgia poi gli Osorio de la Cueva finché, nel 1840, i Savoia non abolirono il feudalesimo.
Girasole si è sviluppata intorno a uno stagno, un’oasi protetta dove proliferano animali e vegetali. Altrettanto ricco è il patrimonio storico con la parrocchiale della Madonna del Monserrato, eretta nel Quattrocento in stile gotico-catalano, San Sebastiano e in passato Sant’Antioco. Le feste più sentite dai cittadini sono "su Fogoroni” a gennaio, rito pagano dove si bruciano tronchi di albero, e Pratzas de Gelisuli in aprile. C’è poi il Festival internazionale del Folklore ad agosto e la festa della patrona Monserrata in settembre.