Il Territorio

L'incanto dei Tacchi d'Ogliastra

Fra i tesori d'Ogliastra ci sono i suoi Tacchi, monti calcareo-dolomitici dalle ripide pareti immersi fra il verde dei lecci. Come scoprirli al meglio? Con un viaggio sul Trenino Verde della Sardegna e untrekking escursionistico di 10 chilometri

Tacchi d'Ogliastra: spettacolari dal Trenino verde della Sardegna

Il più famoso di tutti è ilPerda Liana di Gairo. Poi ci sono l'Arba di Ussassai, la Punta Corongiu di Jerzu, l' Anguil'e Ferru e il monte Tisiddu, il Lumburau e l'Arquerì. Sono i nomi dei cosiddetti 'Tacchi d'Ogliastra', monti calcareo-dolomitici dalla caratteristica conformazione simile ad un tacco di scarpa, che rendono questa parte della Sardegna centro-orientale simile a certi altipiani dello Utah o dell'Arizona, in America. Il modo migliore per raggiungerla e conoscerla è unviaggio 'lento', in treno e quindi a piedi. Il mezzo di partenza è il Trenino Verde della Sardegna, servizio turistico con carrozze e locomotori d'epoca che in Ogliastra percorre la linea Mandas-Arbatax, toccando i paesi di Ussassai, Gairo, Lanusei e Tortolì. Passata la stazione di San Gerolamo, in località Niala, si scende alla fermata in prossimità del ponte ottocentesco 'De S’Irtzioni' e si seguono le indicazioni per Niala. A piedi Da qui, si scende verso un torrente, verso le indicazioni per Su Tuvu Nieddu, poi si sale seguendo il corso del rio Donna Pruna e quindi una sterrata che si imbocca verso destra. Costeggiando l'acqua ci si arrampica su facili roccette e si prosegue in mezzo a un bosco di lecci lungo una sterrata in salita, verso destra, fino ad un valico e quindi in discesa, passando attraverso una serie di rifugi in pietra e legno. Nella radura campeggia un cartello indicante Is Tostoinus, località dove sono presenti i resti del villaggio nuragico che faceva capo al Nuraghe Adda, situato sull’omonimo tacco. Da qui, camminando lungo le pareti a strapiombo del Pizzu Montarbu si raggiungono le guglie di Serra Lioni, paradiso da poco scoperto dagli amanti dell'arrampicata, poi, guadando di nuovo il rio Sa Teula, si raggiunge l'agognato punto ristoro.

Un viaggio emozionante attraverso una delle aree più tipiche e autentiche della Sardegna, dove la natura regna ancora oggi incontaminata e dove l'uomo può finalmente ritrovare il suo feeling con essa.

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