
Urzulei e la passione per la morra
Trenta chilometri appena separano Tortolì da Urzulei, borgo di mille e 300 abitanti perso fra le montagne del Supramonte. Con un patrimonio inestimabile: la tradizione del gioco della morra.
Il primo torneo d'Italia di morra
Fra i 'patrimoni immateriali' dell'Umanità scelti dall'Unesco ci sono tante cose che in fondo tanto immateriali non sono: l'arte dei pizzaioli napoletani, il canto a tenores sardo e i pupi siciliani. Chissà se un giorno ci sarà anche lamorra, uno degli 'sport' più praticati della Sardegna e senza dubbio uno dei suoi giochi tradizionali più amati e sentiti. Quasi un culto dalle parti diUrzulei, borgo di mille e 300 abitanti abbarbicato fra le montagne del Supramonte, a una trentina di chilometri da Tortolì: a un passo dall'Ogliastra, quindi, ma già in provincia di Nuoro. Un luogo diventato famoso a livello nazionale fra chi si intende di morra - murra, da queste parti - che nel 1998, grazie alla passione dell'associazione 'Sociu pro su giocu de sa murra', organizza il primo torneo dedicato ufficiale e autorizzato sul territorio italiano di quella che nel frattempo è diventata una disciplina sportiva riconosciuta dal Coni.
Il Museo della morra in Sardegna
Negli anni il torneo si fa
internazionale, con il nome 'Atòbiu de sos murradores de su Mediterràneu', poi nel
settembre 2017 la suggestiva piazza Fontana, con il suo murales a fare da
quinta, ospita l'edizione italiana di Murramundo, al quale partecipano
delegazioni di giocatori di morra provenienti da mezza Europa, nel 2018 in
programma in Francia. Il prossimo passo sarà la nascita del museo de Sa Murra,
con un'esposizione multimediale per raccontare questo gioco tanto nella sua
variante sarda - dove si gioca soprattutto in coppia - e quanto nelle svariate
declinazioni tipiche dei Paesi del Mediterraneo, dalla Francia alla Spagna,
passando per l'Istria e la Corsica. Conosciuta fin dai tempi dei Greci e dei
Romani, la morra fu proibita nel 1931 dal regime fascista, per motivi di ordine
pubblico, e figura tutt'ora nella tabella dei giochi proibiti in quanto è considerata
un gioco d’azzardo, perché, a ogni lancio, possono essere puntate delle somme
di denaro.