
Tortolì, un porto ed una tradizione che non smettono mai di stupire
Tortolì, una terra unica nel suo genere dove storia, arte, tradizione e folklore si fondono per regalare momenti unici
Una piccola capitale, con un porto, ad Arbatax ed un aeroporto, su cui fanno perno le attività turistiche ed imprenditoriali del territorio diTortolì. La pubblicazione ufficiale sintetizza le tante anime della cittadina: "spiagge tropicali, fitti boschi e macchia mediterranea, fertili pianure e paludi, dolci colline coperte di campi coltivati e una stranezza, un’ampia striscia di roccia rossa di porfido che corre parallela alla costa”. Ma è tutto un vedere d’intorno: il mare, s’è detto, ma anche le foreste di sughero.
Senza dimenticarsi che Tortolì è posto di "mare", centro di qualità per la produzione di bottarga di cefalo, che qualcuno azzarda, ma sono esagerazioni forse, che è stata proprio qui inventata. E non a caso in luglio viene celebrata la festa diStella Maris, la patrona di Arbatax e pure dei pescatori: seguendo un cerimoniale che dura da decenni, si svolgeranno processioni ma anche giri sul porto, tre per l’esattezza per dare una benedizione particolare ad un mestiere antichissimo e pure molto pericoloso. Ad agosto c’è anche la "Festas de Sartu”, che coinvolge ben tre santi ai quali sono devoti gli abitanti di Tortolì: san Lussorio (la terza domenica di agosto), san Gemiliano (ultima domenica di agosto, con qualche variazione) e san Salvatore, celebrata nella seconda domenica di settembre.
I festeggiamenti sono quanto di più caratteristici della
Sardegna, con riti e situazioni che sono molto partecipate, perché compenetrate
nelle tradizioni popolari e nell’animo degli abitanti di Tortolì. E’ anche
l’occasione di vedere sfilare tantissimi gruppi folcloristici della Sardegna.