Le Tradizioni

Tortolì: il comune sardo in età giudicale

Lo sviluppo giudicale di Tortolì
Capitale del Giudicato di Agugliastra tra il X-XI secolo, Tortolì è stato a lungo sede delle riunioni della Corona de Logu nella Chiesa di Sant'Antonio Abate, oggi ancora considerata un luogo sacro nonostante la proprietà privata. Dopo essere stato assorbito dal Giudicato di Cagliari, il comune di Tortolì visse un periodo di dominazione da parte della Repubblica di Genova, sancito dalla sconfitta di Pisa nella Battaglia della Meloria. Tra il XIV e il XVIII secolo Tortolì divenne parte dei feudi catalano-aragonesi, per poi essere infine ceduto ai Savoia, prima come parte del Regno di Sardegna e poi come parte del Regno di Italia.

Le meraviglie di Tortolì oggi

Tortolì è divenuto comune indipendente nel 1838 e oggi è il comune sardo con il maggior numero di bandiere blu, grazie alle sue acque limpide e alle spiagge di sabbia fine. Dal punto di vista storico-artistico Tortolì conserva ancora diversi monumenti dell'[strong]età giudicale[/strong]: oltre alla Chiesa di Sant'Antonio Abate è necessario citare la Chiesa di Sant'Andrea Apostolo e la Torre saracena di San Miguel ad Arbatax, una piccola frazione del comune. Completano il quadro le coste ricche di vegetazione in cui si respira il fascino del passato.

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