Il Territorio

Una chiesa nel cuore dei tortoliesi: Sant'Antonio Abate

La chiesa di Sant'Antonio Abate si trova poco discosta dal centro di Tortolì e il suo aspetto esterno, sobrio e decisamente privo di qualsiasi decorazione, induce subito a pensare che si tratti di un edificio antico costruito da contadini e pastori per onorare il santo protettore delle attività agricole. La prima impressione è proprio quella giusta perché le origini della chiesa risalgono al medioevo, seppure non si conosca la datazione precisa. Ciò che invece è sicuro è che il culto di Sant'Antonio è fortemente radicato nella comunità, tanto che tutto il paese veniva coinvolto nella raccolta della legna e nell'accensione del grande falò che illuminava la notte tra il 16 e il 17 gennaio.

Le tante vicissitudini della chiesa
Nel Quattrocento la chiesa era al centro dell'attenzione dell'intera area dell'Ogliastra. Era infatti al suo interno che veniva eletto il capitano di giustizia del giudicato, nel Seicento divenne poi la chiesa del convento degli agostiniani. Due secoli dopo i monaci si trasferirono e Sant'Antonio divenne di proprietà privata per poi tornare alla Chiesa con l'arrivo delle suore di clausura.

Suggestiva nella sua semplicità
A un'unica navata e con alcune cappelle laterali, la chiesa ospita al suo interno le statue lignee di Sant'Agostino e Sant'Efisio e un dipinto della Madonna della Mercede.

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